La villa, situata su una delle colline di Cava de’ Tirreni, in posizione panoramica, è frutto di un’accurata ristrutturazione che si è realizzata passo dopo passo, interpretando non solo la voce della committenza, ma quella della casa stessa e dei suoi affacci panoramici. Il primo passo della progettazione è stato quello di riscoprire la struttura nascosta dell’edificio restituendo così allo spazio le sue originarie possibilità e individuando le prospettive verso l’esterno. Le scelte dell’impianto complessivo danno vita ad una sorta di episodi scanditi da episodi compiuti, tra i quali il grande ingresso-soggiorno diventa fulcro dell’abitazione. All’interno di questo spazio spicca la scala interamente rivestita in pietra spazzolata color oro. Sala da pranzo e salone sono segnati da grandi vetrate; il salone guarda direttamente verso la piscina, il cui spazio circostante è pavimentato in legno, creando una relazione diretta tra interno ed esterno. La cucina, in continuità con la sala da pranzo, è definita da una pavimentazione in grandi lastre di pietra verde spazzolata, mentre il resto dell’abitazione è pavimentato in teak. La zona notte al piano superiore è costituita da tre camere da letto con ampi bagni dedicati, da una palestra, e dalla cabina armadio della camera padronale che raccorda la zona letto con i servizi. La palette materico-cromatica dell’abitazione è giocata su pochi essenziali elementi all’insegna della pulizia compositiva. E’ stata rivolta particolare attenzione all’impianto domotico generale avendo tra gli intenti quello di nascondere gli impianti tecnologici, considerati in questo ambiente come elementi esteticamente invasivi, e questo è evidente in particolare nel sistema di home theatre quasi completamente invisibile. In tutti gli ambienti troviamo arredi disegnati su misura che concorrono a definire un progetto unitario frutto di una regia che dal disegno dello spazio si spinge fino a quello del particolare e dell’arredo in una sintesi di insieme. In particolare nel salone c’è una grande quinta rivestita in pietra nero marquinia opaca spazzolata che ospita un camino a filo. Le pareti esterne, gli scuri e gli infissi sono trattati interamente col bianco. La pensilina di ingresso è un enorme piano rivestito in metallo bianco sagomato in modo da sollevarsi nella parte terminale, e sorretto da esili pilastrini circolari bianchi. E’ forata in vari punti, e il foro più grande ha anche la funzione di lasciar filtrare la luce nell’ambiente centrale. Si tratta di una casa che reinventa lo spazio originario confrontandosi con una grammatica contemporanea in grado di configurare un nuovo concetto di lusso, declinato più che per immagini ostentate per un’accurata atmosfera di comfort e convivialità.